La priorità per chi effettua lavorazioni per conto terzi non deve essere il lavoro fine a sé stesso, bensì la ricerca di totale compatibilità con l'azienda che gli affida le commesse al fine di entrare in perfetta simbiosi con il suo processo produttivo.
In altre parole il terzista, come obiettivo principale, deve sentire "proprio" il lavoro che gli viene affidato, quindi comprendere l'aspetto progettuale e le finalità del prodotto da sottoporre a lavorazione e non semplicemente limitarsi ad un lavoro passivo; in alcune occasioni potrebbe anche presentarsi l'opportunità di suggerire dei possibili miglioramenti e innovazioni, frutto della sua esperienza.
Così facendo il terzista non è un semplice fornitore di manodopera (seppur specializzata) ma un vero e proprio partner nel processo produttivo, e la soddisfazione di questa consapevolezza appaga tanto quanto l'aspetto remunerativo.
Un altro aspetto fondamentale è la FLESSIBILITA', cioè la capacità di adattare il proprio ciclo di lavoro alle esigenze del committente in modo da rispettare i tempi di consegna richiesti.